Considerazioni per un comportamento prudente in montagna nello sci fuori pista
da parte di un nostro maestro e istruttore delle guide alpine
Il lockdown di marzo e aprile 2020 lo ricorderemo a lungo, per la prima volta siamo stati privati all’improvviso del nostro lavoro e costretti a guardare dalla finestra le condizioni ottimali della neve e della montagna e questo ci ha profondamente avviliti.
Ora, la situazione si ripete, con gli impianti ancora una volta chiusi, con un innevamento eccezionale, giornate fantastiche, e tanto, tanto tempo a disposizione, ma a differenza dello scorso inverno possiamo sciare, con una situazione da favola, e come quasi tutte le favole che sempre insegnano qualcosa, dobbiamo imparare a gestire l’entusiasmo, la voglia di fare tutto adesso.
Il 2021 è iniziato all’insegna dell’attesa, non possiamo fare altro in questo momento.
Ma questa attesa ci regala tempo a disposizione, quando prepariamo lo zaino per una escursione con gli sci cerchiamo di trovare oltre lo spazio per l’attrezzatura da autosoccorso anche il tempo per la formazione del suo utilizzo.
Aggiungiamo anche un pizzico di quel tipico buon senso montanaro, quello che a volte fa rinunciare alla cima se le condizioni non convincono del tutto, quello che fa andare in compagnia piuttosto che da soli perché questo a volte può evitare una tragedia.
Saper distinguere la differenza tra una discesa nei pali snodati e un ripido bosco di abeti, ricordiamo sempre che ogni escursione termina al parcheggio, manteniamo alta l’attenzione per evitare incidenti per non gravare sugli ospedali in difficoltà.
La montagna esige rispetto e conoscenza, le escursioni sci alpinistiche o lo sci ripido sono peculiari, vanno sempre programmate consultando i bollettini valanghe, informandosi delle condizioni meteo e di vento nei giorni precedenti, fare uno studio dettagliato dell’itinerario perché la prudenza e l’esperienza spesso non bastano da sole ad aiutarci.
Buone sciate!
Maurizio Giarolli (Icio)
Istruttore Guide Alpine
Maestro di Sci